giovedì 8 settembre 2011

Preghiera al Guano...per eterno riposo

Guano! Manna divina,"oro bianco", fonte di ricchezza e di vita! Chissà quante volte i Naurani avranno rivolto questa sorta di preghiera al Cielo, ringraziando la Terra per questi depositi sedimentati da cui scaturivano dollari (o sterline) in continuazione e ricadevano su questo popolino prima bistrattato dal mondo e poi vezzeggiato e riverito. Chissà quali balli tribali avranno ballato, quali canti avranno intonato a Sua Maestà Guano, come se fosse una divinità pagana illustre e rispettata! Ma il Guano in realtà di divino aveva ben poco, nulla per dirla tutta. Era una entità terreste, solida certamente, ma inerme e incapace di intendere e di volere, pur sempre terrestre e come tale, caduca, cioè con una scadenza, una fine, come il formaggino. Ed anche il Guano di Nauru ben presto iniziò piano piano a diminuire portandosi sempre più vicino all'esaurimento. Eh già, certo, direte voi, il Guano non è mica una risorsa rinnovabile come il sole, il vento, l'acqua da cui possiamo produrre "energie rinnovabili" in grandi quantità. Il Guano a furia di estrarlo si esaurisce...I Naurani forse non lo sapevano, oppure lo sapevano ma non lo volevano ammettere, non volevano farsene una ragione poiché forse il solo pensiero che quella preziosa risorsa finisse avrebbe fatto venire l'esaurimento a tutta la popolazione! Quindi non ci pensarono, forse perché troppo indaffarati nell'allestire il loro Totem a Melbourne. A sentire dire in giro per il mondo: "Oh ma che bravi questi Naurani! Che ricchi! Che belli!". Molti Naurani saranno rimasti delle giornate intere a testa in su ad ammirare il Totem. A guardare il cielo e la punta più estrema del grattacielo che quasi la tocca. Da un piccolo atollo alla punta del cielo, ad un passo dal Paradiso. Che sensazione meravigliosa. Ma la realtà è spesso più dura del previsto ed il sogno "paradisiaco" si trasformò ben presto in un incubo. Il Guano finì. E con la fine del Guano anche la favola di Nauru iniziò ad avviarsi verso il crepuscolo. Finito il Guano le multinazionali estrattive straniere presero a ritirarsi e con quel ritiro venne anche meno l'obbligo di pagare al Governo Nauriano i diritti per l'estrazione. D'altronde non c'era più niente da estrarre. I Naurani in un primo tempo rimasero sbigottiti, se la presero un pò per questi stranieri che erano venuti a sfruttare i loro preziosi giacimenti ed ora che erano finiti se ne tornavano rapidamente a casa loro, senza nemmeno salutare, o forse i più educati facendo appena un cenno di saluto. Ma come! Neanche un minimo di riconoscenza per quel Paese che li aveva ospitati per anni, per decenni, che gli aveva dato un lavoro, che li aveva sfamati, che li aveva divertiti? No, nessuna concessione ai sentimentalismi e nessun atto di riconoscenza. Guano finito, stabilimento estrattivo smantellato. Semplice equazione. Saluti, alla prossima. I Naurani però non si persero d'animo poiché sapevano di poter contare sugli investimenti fatti. La Nauru Tower ("Il Totem) e l'albergo in centro a Sydney avrebbe mantenuto la loro splendida, piccola ed ora svuotata Nazione! O almeno questo pensavano...
 
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