giovedì 1 dicembre 2011

L'ipocrisia dell'illuminato. Cattivi e buoni maestri.

A fronte di chi si rifugia in false giustificazioni per salvaguardare il proprio "diritto acquisito" c'è chi (apparentemente) si professa "antagonista dei diritti acquisiti" o strenuo difensore della libertà, della concorrenza ed in definitiva del merito. Attenzione che spesso dietro a questi "sbandieratori" della libertà e del merito si celano ipocriti arrivisti ambiziosi. Che male c'è a professarsi sostenitori del merito e proclamarlo anche ad alta voce? Nulla, basta essere coerenti. Molti di questi "paladini del merito" però coltivano carriere plurime con rendite di posizione che a loro volta non vogliono perdere. Non è infrequente imbattersi nel "riformatore dei contratti di lavoro" che pretende più flessibilità, più dinamicità, insomma più facilità nel licenziare e meno garanzie per il lavoratore. Un punto di vista che di fondo è condivisibile se serve ad eliminare i "diritti acquisiti" e le "rendite di posizione". Ma poi scopriamo che tale "riformatore" vuole che tutto questo succeda per gli altri, eccetto che per sè! Si, il reclamo di diritti e garanzia da parte degli altri va assolutamente eliminato, mentre per ciò che riguarda il proprio non se ne parla affatto! Ed ecco che scopriamo che il "riformatore dei contratti di lavoro" è in realtà contemporaneamente professore universitario a vita, avvocato, giornalista e pure ricopre incarichi in ambiti parlamentari. E questo sarebbe un "paladino del merito" e "riformatore dei contratti di lavoro"? Ma da che pulpito viene il palpito? Messo di fronte all'evidenza di assoluta incoerenza tra ciò che professa e la sua posizione indovinate un pò il soggetto cosa risponde? "Io non ho nulla di cui vergognarmi, i miei diritti li ho acquisiti a norma di legge!" Eccolo lì dunque un altro sostenitore del falso teorema dei diritti acquisiti travestito in modo camaleontico da rivoluzionario e riformatore! Tutti questi non sono altro che CATTIVI MAESTRI! E' chiaro che qualcuno a questo punto può dire: ma perchè non fai qualche nome? Non li faccio perchè non voglio arrogarmi il diritto di essere il Giudice supremo che emette giudizi e sentenze. Credo nella democrazia delle opinioni e forse ancora, utopisticamente (?), nella capacità di valutare di ciascun individuo. Oggi che disponiamo di Internet, che è un mezzo "buono", è facile per tutti scoprire chi sono i falsi maestri! Dopo aver letto ad esempio il commento di uno di questi dalle colonne di un giornale, in cui professa la sua "voglia di cambiare" e la necessità di eliminare diritti e rendite di posizione, basta poi inserire il nominativo di questo in un motore di ricerca (tecnicamente "Googolizzarlo"), per verificare se ciò che dice corrisponde a ciò che è e che fa. Basta un attimo e tutti lo possono fare. Internet dice molto di più di qualsiasi investigatore privato oppure oracolo. Internet per certi versi è un mezzo minimalista, freddo e crudo, perchè ti dice esattamente le cose come stanno, senza rivestirle, truccarle, abbellirle o mascherarle. Per questo è un mezzo utile, sebbene forse freddo. Fortunatamente ci sono anche i BUONI MAESTRI. Qui mi devo sbilanciare un pò però. Certo non è facile dire chi è un BUON MAESTRO, mi limito ad individuarne alcuni solo sulla base della loro coerenza, indipendentemente dalle loro idee. Ne cito tre, in ambito universitario, poichè in qualche modo li ho conosciuti o forse li ho solo "studiati a distanza". Il primo che cito è Luigi ZIngales, uno dei suo libri e numerosi suoi scritti hanno ispirato questo blog. Ho conosciuto (poco per la verità) Luigi durante un periodo da visiting professor che lui ha svolto circa 10 anni fa (attorno al 2002) presso la SDA Bocconi. Luigi Zingales insegna alla GSB dell'Università di Chicago ed è professore di economia e finanza. E' italiano ma vive da anni in USA. Potrebbe sembrare il classico caso del "cervello emigrato" e forse lo è. Luigi esprime le proprie idee in modo molto chiaro, con stile asciutto e diretto, e per certi versi "radicale". Si a mio modo di vedere è proprio un "radicale", ma i "radicali" servono anche se sono scomodi perchè dicono e fanno cose utili. Luigi dice e fa anche perchè è sicuramente un ambizioso (infatti non disdegna ruoli all'interno del consiglio di amministrazione come Telecom Italia), ma ha il pregio di fare tutto ciò con grande coerenza ed in modo fedele al proprio stile "radicale". Non è figlio di barone, è andato in USA ed ha studiato e lavorato duro, ha scritto molte pubblicazioni rinunciando anche (con sofferenza immagino) a molta della propria vita privata, ha raggiunto posizioni di rilievo accademiche ed incarichi prestigiosi ma non vive di "rendite di posizione" e non rivendica "diritti acquisiti". E' sempre e costantemente "all'attacco" e non gioca mai "in difesa". Lui è un BUON MAESTRO. Un altro è Alberto Alesina, noto professore Italiano presso Harvard. Non ho mai conosciuto personalmente Alberto Alesina, salvo averlo visto qualche volta gironzolare nei pressi della Bocconi in stile sobrio ed informale con uno zainetto della palestra. Lo cito perchè sebbene non lo conosco personalmente, penso però di conoscerlo molto bene e forse di capirlo. Alberto Alesina è nato a Broni, nell'Oltrepò Pavese, una terra che conosco bene perchè è la mia terra. Della mia terra conosco i valori, gli usi, le tradizioni, quei tratti insomma non comunicabili che plasmano e forgiano gli uomini che lì hanno avuto i natali. La gente della mia terra è operosa, poco chiassosa, tenace e capace di lavorare oltre l'immaginabile. La gente della mia terra porta con sè i valori della terra. Quei valori delle volte duri che creano lo spirito contadino. Quello spirito per cui non bisogna mai "alzare troppo la cresta" perchè la natura (la terra) oggi dà ma domani può togliere. Per cui il contadino è felice dopo aver raccolto i frutti, ringrazia, ma poi torna al suo lavoro, non si perde in un "brodo di giuggiole". In Alesina riconosco questi tratti. Penso sia un grande lavoratore a giudicare dall'immane lavoro di ricerca in ambito accademico che ha svolto e che continua a svolgere, sebbene sia già una "personalità" affermata. Nei suoi interventi "televisivi" non l'ho mai sentito sopra le righe, nè arrogarsi diritti che il suo spessore e la sua autorevolezza potrebbero anche giustificare. Non mi sembra famelico di incarichi e ruoli. Non è un difensore dei "diritti acquisiti". E' un BUON MAESTRO. L'ultimo che cito è un individuo di cui abbiamo parlato molto in questi giorni per un suo recente libro. E' un altro professore universitario (d'altronde io parlo solo di ciò che conosco!!). E' Pierangelo Dacrema, professore piacentino che insegna in Calabria. All'apparenza Dacrema può essere considerato un "accademico hippy", controcorrente e da "Mistero Buffo". Dacrema però ha sviluppato i suo temi "controcorrente" in maniera molto "coerente". Ha scritto libri di critica alle materie che insegna (come "La morte dei soldi" o "La schiavitù del PIL"). Il suo ultimo libro è un totale manifesto-anticonformista che si intitola "Fumo, Bevo e mangio molta carne!". Pare stia avendo molto successo, forse perchè in questo momento storico c'è voglia di nuove idee anche controcorrente e magari gli individui si stanno risvegliando dal loro torpore da "drogati di Grande Fratello". Non prendete però alla lettera tutto quello che dice Dacrema! Sarebbe pericoloso...Diamogli il beneficio della coerenza e premiamolo come BUON MAESTRO. Con buona pace di quei cattivi maestri che continuano a riempire le prime pagine dei giornali con le loro finte "caccia alle streghe" per poi mettersi al riparo da riforme che prima esaltano ma che poi non vogliono avere per sè, che hanno servitù e vassalli, che si inalberano se toccati sul vivo, che sono intimamente, moralmente, socialmente degli ipocriti e sconci CATTIVI MAESTRI di cui possiamo anche fare a meno.

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