venerdì 24 agosto 2012

Investire sui migliori


Il concetto è molto semplice, di una estrema banalità ma di una così grande efficacia che andrebbe insegnato fin dalle scuole elementari. In questo modo si formerebbe una cultura che in Italia stenta a consolidarsi. Molti si trovano concordi sul significato ma pochi si prodigano nell'applicarlo concretamente. La soluzione ai problemi è semplice. E' necessario investire sui migliori. Mettere le migliori persone ai posti di comando. Affidare ai migliori le migliori risorse. Solo i migliori faranno scelte giuste, efficaci ed in breve tempo. Nell'ambito economico questo concetto assume una valenza ancor più drammatica e determinante. Per definizione la scienza economica studia come allocare al meglio le risorse dato che sono scarse. Per allocarle al meglio è necessario trovare i migliori progetti economici a cui però si aggiunge la necessità di selezionare anche le migliori persone chiamate a realizzarli. Senza le migliori persone anche i migliori progetti economici si possono rilevare fallimentari e controproducenti. La mentalità di "investire sui migliori" in Italia deve affermarsi e tutti coloro che hanno a cuore le sorti del nostro Paese e del nostro futuro devono battersi perchè questa mentalità si affermi. Oggi "investire sui migliori" è uno slogan che può trovare molti apparenti sostenitori che poi nelle retrovie fanno di tutto perchè ciò non avvenga. Infatti "investire sui migliori" vuol dire spesso riconoscere che ci sono persone migliori di noi, che l'allievo supera il maestro, che il giovane ambizioso, geniale e veloce sorpassa il pur esperto anziano. Difficile da accettare per chi è aggrappato al trono del potere o ad un misero sgabello, come se fosse l'ultima scialuppa di salvataggio, soprattutto quando la nave sta affondando. "Investire sui migliori" è un concetto che si scontra con il familismo e l'attitudine a promuovere i più fedeli piuttosto che i più meritevoli. Oggi chi vuole detenere il potere le inventa tutte pur di opporsi alla meritocrazia e all'investimento nelle migliori risorse del nostro Paese. La riforma Gelmini per l'università aveva stabilito che i concorsi universitari per la selezione del personale docente fossero basati su criteri valutativi oggettivi che evidenziassero i candidati con le migliori qualità accademiche, misurate in termini di qualità e quantità della produzione scientifica. In numerosi concorsi universitari, alcuni così scandalosi da raccogliere anche l'interesse delle cronache locali o nazionali, le commissioni chiamate a valutare i candidati per posti universitari hanno materialmente truccato i criteri concorsuali per facilitare la selezione dei candidati locali. In questi concorsi si è prodotto il risultato opposto: anziché promuovere i migliori per poi investirvi sono stati promossi (e si investirà aihmé) sui peggiori! Leggetevi a tal proposito il post di Fausto Panunzi sul sito Lavoce.info in cui racconta dei cosiddetti "ricercatori ad impatto zero"... I ricercatori "ad impatto zero" non sono dei ricercatori di nuova generazione "eco-friendly" ma semplicemente sono quei ricercatori nominati dalle università senza che fossero in possesso di alcuna pubblicazione scientifica rilevante! (Una pubblicazione scientifica è rilievo infatti quando possiede il cosiddetto "Impact factor" ed è quindi di "impatto" per la comunità scientifica). Questo avviene non solo nel campo delle università ma in numerosi ambiti soprattutto in entità di emanazione statale nei settori della sanità, della giustizia, dell'amministrazione pubblica, delle società di proprietà pubblica! Poi ovvio che ci lamentiamo per un sistema poco competitivo e che non cresce rispetto ad altre realtà europee! Il nostro Stato è in condizioni pessime perché non si è mai radicata una cultura dei migliori. Qui i primi colpevoli sono i cittadini stessi che non esprimono attraverso i loro voti la fiducia verso i migliori, al contrario danno fiducia ai peggiori ma solo per meri ragionamenti di convenienza e per avere facili favori di ritorno. Questa mentalità nel breve va a favore del singolo, che ne estrae qualche piccolo vantaggio, ma più tardi va a danno della collettività e quindi anche del singolo che si è appropriato lestamente di quei favori, o quantomeno delle sue future generazioni. Ognuno di noi deve impegnarsi perché siano i migliori ad emergere, mettendo loro a disposizione più risorse possibili e denunciando e combattendo gli episodi in cui i migliori sono discriminati o esclusi a favore dei peggiori. Qualcuno potrebbe opporre che questa selezione dei migliori vada a favore di pochi e a svantaggio di molti, non garantendo pari opportunità. In realtà a tutti deve essere data l'occasione per essere migliore, ma a nessuno l'alibi di difendersi dietro la propria mediocrità. Per quanto mi riguarda ho già avviato diversi progetti per "investire sui migliori". In ambito universitario, chi mi conosce lo sa, sono molto selettivo nelle valutazioni e attribuisco le votazioni eccellenti solo ai migliori. Ai migliori concedo più tempo e più attenzione ma altrettanto pretendo l'eccellenza nel loro lavoro di studio e di ricerca, come in occasione delle tesi. In ambito extra-accademico ho creato una società di investimento, Madison Capital, che investe nelle aziende con le migliori capacità di crescita gestite dalle migliori persone. Infine, a breve lancerò un nuovo progetto su Internet in cui segnalerò le migliori aziende italiane, per qualità del prodotto e servizio e del management. Ognuno ora faccia la propria parte. E' ora di "investire sui migliori"!
 
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