lunedì 17 ottobre 2011

La fine della storia di Nauru e come si evolverà questo Blog


Con il precedente post si chiude il racconto dell'incredibile vicenda economica ed umana dello stato di Nauru. Da questa storia possiamo trarre alcuni importanti insegnamenti, da preservare con grande attenzione se non vogliamo ripetere nel nostro piccolo, o nel grande, i medesimi errori. I Naurani per molti anni prosperarono grazie alla scoperta dei giacimenti di fosfati e si trovarono a vivere di rendita. Purtroppo non seppero gestire questa rendita, questa incredibile fortuna che il destino aveva assegnato loro. Anzichè impiegare gli ingenti introiti in forme d'investimento opportune che avrebbero potuto rimpiazzare a lungo termine il reddito delle concessioni dei giacimenti, i Naurani investirono in altre attività che avevano la caratteristica di rendita, misero il loro capitale "a reddito" in immobili ma non generarono occasioni di sviluppo. In sintesi, Nauru non fu in grado di investire nello sviluppo futuro. Cosa potevano fare i Naurani? Tante cose, e forse parlarne con il senno di poi è facile. Sebbene non è detto che avrebbero di sicuro avuto successo, potevano però quantomeno provare ad investire in forme di sviluppo. Ma quali? Gli investimenti in sviluppo sono quelli che hanno a che fare con la valorizzazione delle risorse disponibili e del capitale umano. Nauru di risorse naturali non ne aveva moltissime, questo va detto, ma aveva una posizione invidiata di "piccolo paradiso" sulla Terra ed aveva, e tuttora possiede, un popolo. Perchè non investire di più sul territorio stesso e sulla sua capacità di attrattiva turistica anzichè mettere capitali in un hotel a Sydney? Perchè non investire sulla formazione e sull'educazione della propria popolazione, formando una classe dirigente più competente e capace anche di affrontare gli investimenti strategici di una nazione? Perchè semmai, in assenza di altre alternative efficaci, non trasformare da subito Nauru in un "paradiso fiscale" con un sistema bancario moderno e altamente qualificato? Tanti perchè ed una sola certezza: i Naurani stanno ora lottando per la loro sopravvivenza. Per questo hanno bisogno di un aiuto. Anche se non credo che il modo migliore per dare aiuto sia semplicemente quello di inviare denari, perchè come dice un vecchio detto "non bisogna dare all'affamato il pesce, ma aiutarlo a pescare", data la distanza e l'impossibilità di molti di raggiungere l'atollo e dare un aiuto concreto, segnalo questo link per gli aiuti umanitari a Nauru: http://www.care4nauru.com/. Ora che è finita questa storia che ne sarà di questo blog? In realtà la storia di Nauru è servita come preambolo, come ottima "case history" direbbero in un corso MBA, per discutere i temi dell'economia e della finanza dello sviluppo e questo blog continuerà a trattare di questi temi, avendo però fatto prima un pò di "scuola" a coloro che si avvicinano per la prima volta a queste tematiche. Il blog ora affronterà i temi di maggiore attualità, focalizzandosi in particolare sulle problematiche dell'Italia e di quei problemi, quantomai odierni, delle sue istituzioni, persone e politiche che bloccano gli investimenti di sviluppo e non favoriscono la crescita economica, deprimendo le nuove generazioni e rischiando di produrre nuovi "casi Nauru".

Nessun commento:

 
Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License.