domenica 4 marzo 2012

Distruggere la Vecchia Politica.


Un governo tecnico non è un governo politico, non rappresenta i cittadini. Deve essere solo una parentesi, necessaria, ma pur sempre una parentesi. Invece ultimamente i rappresentanti della Vecchia Politica (le principali sigle Pd-Pdl-Udc ma anche altre minori) sembrano desiderare che questa tipologia di governo rimanga "mutando pelle" sotto le loro sigle. Forse perchè questo governo in pochi mesi è stato in grado di fare qualcosa, in parte discutibile ma pur sempre qualcosa, rispetto al sostanziale nulla dei precedenti governi (di destra/sinistra/centro che fossero). Quei vecchi partiti espressione della Vecchia Politica erano troppo impegnati nel Gioco della Vecchia Politica, nelle sue paludi, nei suoi meccanismi di prebende e favori, nelle sue falsità, da non aver avuto tempo da dedicare ad azioni concrete per la società e per i cittadini (al di là degli slogan falsi e delle statistiche spesso manipolate). E' necessario che ora i cittadini si facciano sentire, direttamente, per avviare una Nuova Politica. Una Nuova Politica che non sia il semplice "make-up" di quella Vecchia (cambiando simboli, slogan o "vestendo" il governo tecnico di una "veste politica"). I cittadini oggi hanno tutti i mezzi per farsi sentire, partecipare direttamente, cambiare le regole, stravolgere i risultati scontati e distruggere gli altarini. Il Pd anni fa introdusse le "Primarie", come evento propagandistico per affermare merito e democrazia nel loro Partito. In realtà era solo una grande pagliacciata dove i risultati erano pilotati affiancando al candidato-forte scelto dal Partito (e non dai cittadini e non per meriti o capacità) altri candidati-macchiette "deboli". Il risultato era scontato. Come i concorsi universitari "taroccati" Italiani (su questo tema tornerò a breve con un caso concreto che vi racconterò nei dettagli). Poi quando i cittadini hanno deciso di svegliarsi un pò hanno capito che potevano utilizzare seriamente lo strumento delle "Primarie". Ed ecco che gli esiti sono stati meno scontati. A Milano è stato ad esempio eletto Pisapia, totale outsider, al posto di Boeri, "favorito" dal partito. A Palermo il risultato delle "Primarie" di questi giorni non è per nulla scontato. A Firenze Renzi ha acutamente capito il dissenso che si stava creando nel "popolo di sinistra" e si è messo a capo di quelli che lui definisce i "rottamatori", che in realtà sono solo cittadini che vogliono farsi parte attiva. E' necessario tornare ai Partiti-Popolo o al Popolo-Partito. Nella sostanza però, non solo nella forma. Non basta chiamarsi "Popolo della Libertà" per dire che il "popolo partecipa direttamente", se poi a maggior ragione si seguono sistemi della Vecchia Politica, promuovendo persone incapaci, modelle che hanno prestato la carne perchè di cervella non ne avevano, "figli di qualcuno" impresentabili e che fanno dichiarazioni a dir poco imbarazzanti se comparate al loro vergognoso Curriculum (vedi post precedente). La Lega Nord è stata negli ultimi anni la principale forza politica a rappresentare l'emblema del Partito-Popolo, tanto è vero che è stata in grado di rimpiazzare e letteralmente sradicare le forze comuniste locali, i cui elettori sono confluiti nelle file della Lega. Poi però si è persa. La Lega si è persa nelle paludi della Vecchia Politica. Ora prova a rialzare la testa con le urla e gli schiamazzi. Come dire "No no ci siamo ancora". Ma queste urla nessuno le vuole più sentire. La gente non vuole ascoltare. I cittadini hanno bisogno di agire. Agire per costruire una Nuova Politica. Che non sia il governo tecnico che al posto del Loden si è messo addosso una cravatta di Marinella e un vestito di Caraceni.

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